PRESSIONI ISTITUZIONALI SU UNIPOL? LA FORLEO LE HA DENUNCIATE AI CARABINIERI
Prima di avere detto in tv, prima di avere smentito davanti al Csm, incolpando i giornali di avere distorto le sue parole, il gip milanese Clementina Forleo ha messo nero su bianco le sue accuse alle istituzioni che avrebbero fatto su di lei pressioni sull'inchiesta da lei seguita sulla scalata Unipol-Bnl. Così infatti termina la deposizione volontaria resa dalla Forleo il 24 ottobre scorso davanti al nucleo operativo carabinieri in via della Moscova, a Milano: "Mi riservo- poichè non ho al momento raccolto adeguata documentazione, di esporre prossimamente altri episodi che potrei definire intimidatori o comunque di pressione del mio operato giurisdizionale ad opera di soggetti aventi rilievo istituzionale. Episodi verosimilmente connessi alle indagini concernenti la scalata Unipol-Bnl di cui sono in qualità di Gip titolare". Nella stessa denuncia la Forleo sostiene di essere sempre stata oggetto di lettere minatorie, ma di averne ricevute dal momento in cui si è occupata di Unipol "più forti di quelle in precedenza avute". Quelle precedenti erano "rozze", mentre quelle post Unipol "bene articolate, scritte con linguaggio forbito". In una di queste la minaccia più inquietante: "Una in particolare, sempre inoltrata agli organi competenti, mi preannunciava entro la fine dell'estate, la morte di entrambi i miei genitori, che effettivamente morirono in un incidente stradale il 25/08/05. Subito dopo tale decesso ebbi un'altra lettera in cui mi si diceva che se non fossi stata attenta, analoga sorte sarebbe toccata a me e a mio marito"
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