L’ultimo arrivato si chiama
Premier IA ed è negli hangar della Silvio Berlusconi Air Force dal 30 giugno
dell’anno scorso. E’ un Hawker 390 con la sigla I-GSAL, pagato 3,5 milioni di
euro e già utilizzato per spostamenti privati anche dal presidente del Consiglio
italiano. Ma fra un anno esatto arriverà il Berlusconi bis dei cieli italiani.
Si chiamerà Hawker Premier II, è già stato opzionato da una caparra pagata e
secondo gli accordi verrà pagato 7,3 milioni di dollari. Chissà se dal volo si
avrà una indicazione politica, se quel passaggio dal Premier IA al Premier II
sia anche premonizione di rimpasti, di governi bis di cui sta tanto
chiacchierando la politica italiana. Certo è un profondo rimpasto aereonautico
quello che emerge dal bilancio 2009 di Alba servizi Aerotrasporti spa, la
società controllata da Fininvest che gestisce i viaggi su aerei privati di
azionisti e manager del gruppo di comunicazioni e che da sempre trasporta Silvio
Berlusconi via terra e via mare. Il rimpasto si è reso possibile grazie al
riscatto dal leasing e alla successiva vendita sul mercato a terzi (di cui viene
celata l’identità) dell’aereo più imponente della flotta, un Airbus A319 che era
stato la vera dannazione della piccola compagnia aerea berlusconiana. Nel 2008
aveva subito anche un danno rilevante, prontamente rimborsato dalla compagnia
assicuratrice. Ora che è stato venduto la società ha potuto realizzare una
discreta plusvalenza, mettere un po’ più in ordine i conti finanziari che non
brillavano (e comunque il 2009 si è chiuso ancora in perdita per 6,3 milioni di
euro) e puntare su nuovi acquisti per la
Air Silvio. E’ arrivato nella seconda parte
dello scorso anno il Premier IA (il nome è dato dalla Hawker che lo produce, ma
certo è evocativo) ed è stata già presa la decisione di mettere in flotta nella
seconda parte del 2011 il Premier II, un
vero e proprio gioiellino tecnologico. Non è l’unica novità. Perché il 28
gennaio scorso è entrato in flotta anche un Bombardier Challenger 604, vecchia
conoscenza dell’Alba servizi aerotrasporti spa. Il velivolo era di proprietà
della Airviaggi San Raffaele, la compagnia dell’omonima società di don Luigi
Verzè, che ha ottenuto da tempo l’abilitazione all’attività di elisoccorso in
convenzione con la Regione Lombardia.
Con il Bombardier l’elisoccorso c’entrava poco, perché è un piccolo aereo per
trasporto privato di persone. Ha un bel salottino a bordo e può portare 9-10
persone su viaggi non troppo lunghi. La manutenzione veniva fatta dalla società
di Berlusconi, che ora ne ha acquisito la proprietà e ne curerà l’esercizio
portando a bordo come cliente anche don Verzè o qualcuno dei suoi manager e
ospiti. Per questo l’Alba ha dovuto stanziare non poche risorse destinate a un
corso di addestramento piloti, perché la propria squadra non era abituata al
Bombardier.
Negli hangar di Silvio si è
fermato per la manutenzione e qualche piccolo ritocco anche l’aereo privato di
Miuccia Prada, di proprietà della sua Prada Company s.a. Il resto della
clientela è invece tutto interno alla famiglia Berlusconi e alle società del
gruppo Fininvest. Fra i creditori figurano infatti Mediolanum (395.018 euro),
Reti televisive italiane (278.762 euro), Mediaset (228.430 euro) e Publitalia
(210.056 euro).
Da oggi è invece in mare
anche la nuova barca di Pier Silvio Berlusconi. Si
tratta di un Custom Line da 124 piedi (37 metri ) costruito ad
Ancona dai cantieri Ferretti, scafo che sostituisce il precedente modello di cui
era proprietario, un 97
piedi (30 metri ) sempre Custom Line,
riacquistato dal Gruppo Ferretti. Secondo notizie di agenzia il prezzo finale
dell'imbarcazione è stato fissato tra 5 e 6 milioni di euro, un terzo rispetto
alle prime indiscrezioni che avevano già suscitato polemiche politiche. La cifra
infatti tiene conto sia dello scambio con il vecchio modello che del contributo
al progetto del prototipo fornito direttamente da Pier Silvio. L’ha disegnato in
parte lui, è piaciuto al produttore, e così al primogenito del premier finiranno
anche tutte le royalties sui modelli venduti a terzi. Il nome della nuova barca
resterà lo stesso di quella restituita:
Suegno.