Trovato il leader del Pd. E' un pastore sardo che da 30 anni batte Berlusconi

Non c’è bisogno di congresso, e nemmeno di lotte estenuanti fra le fazioni. Il leader ideale del Partito democratico c’è già, anche se pochi lo conoscono. Vive in Sardegna, a due passi dalla costa Smeralda. Pochi chilometri da villa Certosa. E’ il campione dell’opposizione a Silvio Berlusconi. E non usa colpi bassi nè campagne di stampa organizzate: solo le regole del gioco. Potrebbe piacere perfino ad Antonio Di Pietro. Si chiama Paolo Murgia. Di mestiere fa il pastore. E’ l’unico italiano che da ben 30 anni riesce a tenere in scacco proprio Berlusconi. Che le ha provate tutte, proprio tutte. Anche offrendo montagne di soldi. Ma gli è andata sempre male. Perché Murgia gli tiene testa e non molla... Ne sanno qualcosa i poveri amministratori di Edilizia Alta Italia, società del gruppo Fininvest. Dal 1980 stanno cercando di realizzare il progetto “Costa turchese”, un comprensorio di ville, abitazioni e alberghi e un porto turistico da 2 mila posti barca. Ma una parte del terreno non viene liberata da Murgia e dalle sue pecore. “Ci pascolo da una vita”, sostiene lui, “su questa terra ho l’usucapione. Non la cedo”. E via a guerre di carta bollata davanti a Tar e tribunale di Tempio Pausania. “Nel novembre 1984”, racconta nell’ultimo bilancio il presidente di Edilizia Alta Italia, “con verbale di conciliazione giudiziaria che pose fine all’ennessimo procedimento, la società concesse a Murgia, a titolo gratuito e sino a revoca, il diritto di pascolo su una parte dei terreni in località Murta Maria confidando con ciò di porre fine alle pretese e alle azioni prevaricatrici del soggetto”. Murgia mica se è accontentato, i suoi pascoli avevano bisogno di più terra. E ha sconfinato. Altre guerre di carta bollata, ma per la società di Berlusconi nulla da fare. Nessuna sentenza definitivamente favorevole. E pastore e pecore lì sul per tutti gli anni ‘90. Quando sembrava arrivata la svolta, ecco nel 2004 giungere invece Renato Soru e la sua legge ambientale che vieta ogni nuova costruzione vicina alla costa. Qualche mese fa nuova speranza. Via Soru, arriva Ugo Cappellacci. Edilizia alta Italia esulta: “le recenti elezioni amministrative”, nota la relazione al bilancio 2008, “permettono di ipotizzare nel medio periodo un allentamento e una migliore definizione degli odierni vincoli...”. Si può costruire dunque. Ma c’è sempre Murgia di mezzo. Il pastore ha rifiutato un’offerta in denaro. E anzi, ha sconfinato prendendosi altri terreni da pascolo. Di nuovo carta bollata. Tutto fermo, davanti al tribunale. Ma il pastore è lì. E Berlusconi non riesce a costruire... Franco Bechis

4 commenti:

Mariano Sollai ha detto...
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Mariano Sollai ha detto...

Meglio un pastore... se riesce a "guidare" un gregge di pecore potrà riuscire senz'altro a guidare un branco di asini...
Il fatto che preferisce trascorrere più tempo con le sue pecore anzichè con gli "uomini" lo rende altamente simpatico.....
Se non altro ci evita di riempire i TG con castronerie campate in aria e non sente il bisogno di apparire in TV a tutti i costi....

ninfa ha detto...

...ecco avverarsi la profezia di Nino di Gallura,che vide nell'infeudazione di Cappellacci l'erigersi di un complesso residenziale targato Berlusconi Cementificatore.
Tutto dall'inizio è stato concepito per addivenire a questa sporco finale,costruire un'altro luogo di alienazione in terra Galluresa.Ma non bastano idanni che hanno già causato nella costa Nord di Olbia (porto Rotondo),adesso vogliono cagare di altro cemento la costa Sud(Maladrommi Capo Ceraso)

Mariano Sollai ha detto...

Pienamente d'accordo con Nino per impedire la cementificazione dell'isola... Fino alla metà degli anni '70 si poteva andare liberamente in qualsiasi località marittima e costruirvi anche una baracca o un riparo temporaneo presso il quale una normalissima famiglia di operai poteva trascorrere alcuni giorni senza l'esborso di cifre proibite. Nei primi anni '80 i sindaci dei comuni "proprietari" del mare di tutti, decisero che baracche e tende degradavano l'ambiente e favorirono la costruzione indiscriminata di case a ridosso di coste e spiagge. Siccome non amo parlare di cose che non conosco, mi riferisco esplicitamente alle case costruite a Pistis, Torre dei Corsari, Tunnaria e Costa verde, località più giù di Oristano. Tutte queste località "appartengono" misteriosamente al comune di Arbus che non contento dei "soliti profitti", ha ritenuto opportuno istituire dei parcheggi a pagamento incustoditi ma obbligatori, perchè anche in caso di saturazione per eccesso di turismo, al di fuori degli spazi a pagamento, inevitabilmente fioccano le contravvenzioni... ma questa è un'altra storia! La vecchia storia invece ci dice che la maggior parte dei terreni edificabili e delle abitazioni costruite nel corso degli anni, appartengono a quelle persone che detestano profondamente Silvio Berlusconi.... ovvero predicano bene ma razzolano male! Sarebbe assai gradito se qualche giornalista una volta tanto decidesse di vedere da vicino il colore delle tessere dei partiti che proteggono "i proletari" costruttori abusivi... vi posso garantire al 100% che i seguaci di Berlusconi sono molto ma molto pochi.... La legge DEVE essere uguale per TUTTI!!!