I giorno – tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul posto. II giorno – da Bruno Vespa plastico della miniera, con Barbara Palombelli, Belén e Lele Mora. III giorno – prime difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità.
Berlusconi: “colpa dei
comunisti”;
Di Pietro: “colpa del
conflitto d’interessi”;
Bersani: “… ma cosa …è
successo??”;
Bossi: “sono tutti terroni,
lasciateli la’;
Capezzone: “non è una
tragedia, è una grande opportunità ed è merito di questo governo e di questo
premier”;
Fini: “mio cognato non
c’entra”.
IV giorno – Totti: “dedicherò un gol a tutti i minatori.” V giorno – Il Papa: “faciamo prekiera ai minatori ke in kvesti ciorni zono vicini al tiavolo!!” VI giorno – cala l’audience, una finestra in Chi l’ha visto e da Barbara d’Urso, che intervista i figli dei minatori: “dimmi, ti manca papà?” Dall’ottavo al trentesimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che viene nominato così capo mondiale della protezione civile. Passato un mese, i minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le mani. Un anno dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati per danneggiamento del sito minerario. Ma è successo in Cile… |
Se quella miniera fosse stata alle porte di Roma...
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1 commento:
Eh sì, sarebbe andata così.
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