Queste primarie del Pdl così non servono proprio a nulla

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Potrebbero essere almeno un antidoto intelligente al Porcellum. Ma non interessa a nessuno. Andrò a votare Crosetto, perchè glielo devo. E poi meglio che vinca la sinistra di Monti ancora a palazzo Chigi
Servono a qualcosa le primarie del Pdl? Me lo chiede chiunque incontro in questi giorni. Gente smarrita, spesso, che non sa che pesci prendere. Non voterebbe volentieri a sinistra, ma non se la sente di dare ancora il voto a Silvio Berlusconi e al Pdl proprio non crede più. Ho difficoltà a rispondere, perchè sinceramente anche io in questo momento non saprei che pesci scegliere. E anche le primarie mi entusiasmano assai poco. Chi insiste tanto su quella necessità, ben sapendo che potrebbero trasformarsi nella tomba del Pdl, ha una sola idea in testa: ammazzare (politicamente, si intende), Berlusconi, perchè non riesce a farlo a viso aperto. La preda naturalmente lo sa, e sta facendo di tutto per smontare e svuotare quel giochino. Angelino Alfano probabilmente non ha quell'obiettivo- non fosse per riconoscenza personale (lui è lì grazie a Berlusconi), ma ormai sulle primarie si è esposto troppo e non può più tornare indietro. Eppure poche cose sono confuse e inutili come queste primarie. E' evidente che scimmiottano quelle del Pd, e che su quel paragone il Pdl rischia di schiantarsi: ha zero possibilità su cento di portare nei gazebo 3 milioni di elettori, e anche assai meno di questo obiettivo, quindi il paragone sarà disastroso. Ma c'è di peggio: che cosa si vota con le primarie Pdl? In quelle del Pd è chiaro che si sceglie un candidato premier della sinistra, tanto è che alla gara hanno partecipato esponenti di altre forze politiche, come Nichi Vendola e Bruno Tabacci. Che c'è in palio nelle primarie del Pdl? Non si sa. Essendo in questo momento vigente una legge- il Porcellum- che impone ai partiti di coalizzarsi e indicare un candidato premier comune, la corsa tuta pidiellina indica che non si sceglierà nemmeno questo. Se Alfano oGiorgia Meloni (l'unica altra che ha qualche chance) dovessero farcela alle primarie e dopo si aprisse una trattativa con la Lega, con Storace, con Oscar Giannino e quanti altri, è evidente che chi esce impalmato dai gazebo di metà dicembre non sarà il candidato premier del centro destra. Allora queste primarie sono solo una prova muscolare che sostituisce un normale congresso di partito per guidare quel Pdl così pieno di acciacchi. Non mi entusiasma una prospettiva simile, sinceramente. E se posso dare un suggerimento, le si rinvii di un mese e le si utilizzi per la sola cosa sensata possibile: non solo mettere il pennacchio a un piccolo leader, ma a fare scegliere in ogni circoscrizione dal voto dei simpatizzanti chi mettere in lista per il prossimo parlamento. Almeno sarebbe un modo per chiedere scusa di quel Porcellum che tanti guai ha fatto e che probabilmente resterà in piedi anche a marzo, perchè a nessuno conviene più votare un'altra legge. Primarie per fare le liste elettorali sì, sarebbe almeno un modo per afre sentire importanti gli elettori del centro destra, per ridare un senso e una prospettiva alla delusione che dilaga. Un'idea semplice. Che difficilmente seguiranno. Se restano così, io andrò comunque a votare. Per riparare un torto che ho fatto, mio malgrado un anno fa. Voterò Guido Crosetto, uno delle poche persone genuine che ho conosciuto in venti anni in Parlamento. Una persona per bene e capace, che mi piacerebbe restasse nel palazzo. Non ce ne sono molti. Un atto di simpatia, e pure dovuto. Alle elezioni di marzo poi vincerà la sinistra, come ormai è chiaro. Meglio così che il confuso pareggio, che riporterebbe Mario Monti e i suoi tecnici sgarrupati a palazzo Chigi e dintorni. Sono convinto che se vincono durano poco. Ma devono durare quel poco che serve a un centrodestra degno di questo nome di riorganizzarsi e tornare ad esistere con dignità...

Hanno sbagliato il bilancio dello Stato! Che tecnici pasticcioni

http://www.liberoquotidiano.it/blog/1131825/Clamoroso-pasticcio-nel-bilancio-dello-Stato--Polillo-colpa-dei-tecnici-non-si-parlano.html
La difesa del sottosegretario: nell'esecutivo ci sono trope sedi diverse, non sempre comunicanti le une con le altre, ecco perchè capitano errori così
Dopo avere scoperto di avere fatto un gran pasticcio nel redigere il bilancio dello Stato, inserendo come minori spese quelle che invece erano maggiori entrate, e facendo confusione sui trasferimenti alle regioni autonome, il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillocon la sincerità che certo non gli manca, ha allargato le braccia sospirando di fronte ai deputati della commissione Bilancio della Camera. Il gran pasticcio, ha spiegato, "è imputabile in larga parte anche alle concitate modalità di lavoro, caratterizzate dalla presenza nell'ambito dell'esecutivo di sedi diverse, non sempre comunicanti le une con le altre". Va bene la sincerità, ma da lunghi anni le sedi di governo sono sempre le stesse. E se c'è una cosa ormai scritta a memoria è proprio il Bilancio dello Stato. Pasticci così non ci sono mai stati. Bisognava chiamare i tecnici al governo per vedere in scena tanta improvvisazione. Ora salta fuori che capiscono poco di tutto, e pure hanno difficoltà a parlarsi. Eppure il gran pasticcio è saltato fuori perchè altri tecnici l'hanno scovato: quelli del servizio Bilancio della Camera dei deputati, proprio il servizio che un tempo Polillo guidava. Forse sono andati al governo proprio i tecnici più sgarrupati che avevamo a disposizione...