De Gennaro imperatore dei servizi segreti

l prefetto Gianni De Gennaro ha chiesto al governo di Silvio Berlusconi poteri più stringenti per la guida dell'intelligence italiana in vista di una possibile recrudescenza dell'offensiva terroristica internazionale. Secondo il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza oggi è necessario un coordinamento centralizzato di tutte le attività di intelligence svolte non solo dai servizi segreti ma anche dai servizi interni alle forze che garantiscono l'ordine pubblico (polizia, carabinieri e guardia di finanza) per poter gestire a livello centralizzato la massa di informazioni in mano a ciascuno. Non ci sarebbe bisogno di modificare la riforma dei servizi appena entrata in vigore, ma di una interpretazione della norma... Sull'ipotesi avanzata dal prefetto che per lunghi anni ha guidato la polizia italiana si è già discusso nelle scorse settimane a palazzo Chigi durante una serie di incontri ufficiali fra De Gennaro e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, che ha la delega sui servizi di sicurezza. In quei faccia a faccia sono per altro state concordate le prime nomine di vertice: Pasquale Piscitelli, che viene dal ministero dell'Interno, il generale della guardia di Finanza Cosimo Sasso (vice al Dis), un altro generale delle Fiamme Gialle, Paolo Poletti e il superpoliziotto Nicola Cavaliere (vicedirettori all'Aisi) e il carabiniere Michele Franz (vice all'Aise). Già con la scelta degli uomini, tutti provenienti dalle tre forze dell'ordine, sarà possibile un coordinamento di fatto delle attività segrete. Ma il direttore del Dis vorrebbe qualcosa in più che lo stesso Letta sembra disposto a concedere: un riferimento esplicito alla necessità di coordinamento all'interno di uno degli ultimi regolamenti attuativi della riforma dei servizi segreti che ancora mancano all'appello per dare piena operatività a una funzione ancora troppo burocratica. Se Letta sembra disposto, soprattutto dopo le ultime nomine cogestite in piena armonia a concedere a De Gennaro la guida sostanziale di tutta l'intelligence italiana, un po' più di maretta sembra esserci fra le forze politiche che sostengono il governo Berlusconi e anche all'interno dello stesso consiglio dei ministri dove qualche perplessità serpeggia fra le fila di An e della Lega. Ma la situazione internazionale, con i preoccupanti fatti di Mumbai, potrebbero aiutare le aspirazioni e le esigenze del direttore del Dis. Negli ultimi anni si sono ridotti gli stanziamenti per la sicurezza antiterrostica. Una struttura accentrata potrebbe risultare più efficace senza costi aggiuntivi...

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