Tor di Quinto, quei nomadi svaligiarono casa Veltroni

Sono passati cinque anni. Walter Veltroni è tornato a sposare la linea dura nei confronti dei nomadi di Tor di Quinto. Oggi lo fa da leader del nuovo Partito democratico, cinque anni fa tuonò da semplice sindaco di Roma. Oggi si reagisce alla violenza e all'aggressione nei confronti di una donna. Allora- era il 2 novembre 2002- si trattava di semplice lesa maestà: qualche nomade si era intrufolato in casa Veltroni arraffando quel che aveva trovato: medaglie commemorative e gioielli di famiglia. Ma la linea dura del sindaco di Roma fu di assai breve durata. Derubato il sabato, il mercoledì successivo Veltroni riebbe indietro tutta la refurtiva. Una polizia davvero efficace scoprì la ladra: una giovane Rom di Tor di Quinto, che nella ruolotte aveva conservato quel che aveva rubato. Così Veltroni perdonò, il campo nomadi di Tor di Quinto che da lì doveva sloggiare vi restò, e in cinque anni i suoi abitanti sono stati protagonisti di ben 758 delitti di varia natura. Anche omicidio. P.S. Grazie ad Alessandro, Siro, Mariano, Oib e a chi ha voluto darmi il benvenuto nel mondo dei blogger...

6 commenti:

Unknown ha detto...

DONNA SEVIZIATA A ROMA, Carlucci: cronaca di una morte annunciata
A maggio insieme a Paolo Bonaiuti avevamo denunciato quel campo rom

Facile correre ai ripari quando c’è la morte di una persona di mezzo. Ma la morte di Giovanna Reggiani poteva essere evitata. Proprio lo scorso maggio, insieme a Paolo Bonaiuti, ho denunciato, in una Conferenza Stampa a Montecitorio, il degrado di alcune zone di Roma. Zone franche di illegalità, rese fertili dalla criminalità organizzata e dalle condizioni igienico-sanitarie troppo precarie. “Braccia aperte per chi viene in Italia per lavorare e per portare la sua opera. Porte chiuse per chi viene solo per delinquere”. Era questo il nostro slogan per evitare che le modifiche alla legge Bossi-Fini trasformassero il Paese in una terra di conquista per la malavita. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, avevamo tra l’altro trasmesso alcuni filmati relativi al degrado di alcune zone di Roma, tra cui Tor di Quinto e Saxa Rubra in cui continuavano a moltiplicarsi le baraccopoli. Il link del video è reperibile sul sito de IL TEMPO: http://multimedia.iltempo.it/?media=33&tipo=media&cat_principale_page=1&canale=0&canale_page=1 Abbiamo reso pubbliche anche le lettere alla pubblica amministrazione locale scritte da cittadini ed imprenditori di queste zone in cui si chiedeva al Comune di intervenire contro i continui furti e danneggiamenti subiti da chi ha la sventura di vivere o lavorare vicino ai campi nomadi. Una denuncia allarmante, rimasta tuttavia inascoltata. Se solo il Comune avesse dato seguito a quelle segnalazioni, Giovanna Reggiani oggi sarebbe ancora viva. Nessuno di noi predica la discriminazione o peggio il razzismo, cosa che paradossalmente fa la sinistra discriminando proprio gli italiani. Va subito instaurata una nuova stagione di legalità e dei doveri. Una stagione non dettata dall’emotività del momento, ma da un impegno responsabile e continuo ad abbattere ogni traccia di gangsterismo.

On. Gabriella Carlucci

Anonimo ha detto...

Benvenuto nella blogosfera, direttore. La invito a iscrivere il suo blog a Tocqueville.it, l'aggregatore dei blog di centrodestra.

Anonimo ha detto...

Sono fuori tema, lo so e chiedo scusa. Ma sono davvero contento di leggerLa nel suo blog, sono un lettore del Tempo e mi manca Lei e i suoi articoli di fondo. Auguri per questa nuova impresa.
Riccardo

Anonimo ha detto...

Anche a me manca come direttore de Il Tempo... ormai a Roma - nel mondo del giornalismo - non c'è più nessuno che faccia opposizione a Veltroni!

Bechi'sblog ha detto...

Grazie a Riccardo e a chi si ricorda ancora del periodo a Il Tempo. Ho lasciato lì molti amici, dentro e fuori il giornale. E- come vedo- non ho perduto nè gli uni nè gli altri. Questo blog è anche un modo per riallacciare i rapporti che si sono allentati...

Anonimo ha detto...

bravo bechis, il suo modo di fare giornalismo mi piace, è aggressivo ma cerca di esserlo sempre "carte alla mano" e non è nè semplice nè comune.

@ ufficio stampa on.carlucci: avete scambiato un blog per un posto dove recapitare comunicati stampa che tanto nessuno leggerà?