Berlusconi che piange per l'informazione che lo distorce è uguale a chi scende in piazza contro il suo regime

Dopo che il consueto caravanserraglio di comici, intellettuali, giornalisti e politici senza altro palcoscenico hanno annunciato la solita manifestazione per la libertà di stampa messa rischio, Silvio Berlusconi prova a recitare la stessa parte dei suoi accusatori, con un piagnisteo non proprio nuovo di zecca sulla «povera Italia, con un sistema informativo come questo». Il premier ieri ce l’aveva con qualche virgolettato attribuitogli a tradimento da un paio di quotidiani sulla sua intenzione (negata) di fare fuori i vertici dei servizi segreti. Si è tirato naturalmente fuori dal caso di Dino Boffo: «fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno chi fosse» e si è indignato per chi ha sospettato la sua regia dietro la campagna di Vittorio Feltri... Il Berlusconi proprietario di Mediaset, temporaneamente azionista politico di riferimento della Rai, proprietario diretto o indiretto di Mondadori e Giornale che si atteggia a vittima del sistema informativo e il gruppone di quelli che dipingono il Berlusconi- capo del regime che soffoca la libertà di stampa sono due facce della stessa moneta. Merce falsa, buona per una politica che altro non sa dire e ormai fuori corso. Non è un vizio solo italiano. L’altra sera ho partecipato su Sky tg24 a un dibattito sul caso Boffo dove c’era un giornalista inglese che recitava la solita litania dell’Italietta che con i suoi giornali guarda dal buco della serratura, violenta la vita privata e la privacy dei cittadini e porta in prima pagina temi insulsi come le tendenze sessuali di tizio o caio. Pensavo di non avere capito bene, ma il collega parlava un ottimo italiano. E allora non ci ho visto più: chi deve dare lezioni ai giornali italiani? La stampa inglese? Quella che ha vivisezionato ogni pelo della famiglia reale? Quella che ha sbattuto le relazioni gay dei propri ministri costringendoli alle dimissioni? Beh, il mondo è fatto così. Lo stesso collega si diceva scandalizzato dell’ammissione di Berlusconi di avere rapporti quotidiani con il Vaticano: “ingerenza clamorosa della Chiesa nello Stato”. Per fortuna con me c’era Sandro Magister che in stile molto british ha osservato: “hai ragione, In Gran Bretagna questo scandalo non accade: la Regina è capo della Chiesa anglicana...”. Quella sulla libertà di stampa è una commedia. L’Italia non corre rischi: è un paese libero ed esercita questa libertà, piaccia o no. A decidere siete voi lettori ogni giorno in edicola o davanti alla tv.Ps. Questo è l’ultimo dialogo fra noi. Cambio lavoro. Ho ringraziato in privato editore e colleghi. Ma il grazie più di cuore è a voi lettori. Che siete e sarete sempre la forza più grande di Italia Oggi. Franco Bechis

3 commenti:

ASMIDISKE (Xi Puppis) ha detto...

ho letto questo articolo su Italia Oggi, che ho preso oggi in mano per la prima volta in vita mia, e mi ha colpito per la sua imparzialità; "bravo" mi sono detta, "una mosca bianca". così mi sono informata su Franco Bechis, che non conoscevo. peccato essere arrivata tardi: vicedirettore di Libero..... non lo leggerò più ;-)
comunque bravo e simpatico
, complimenti sinceri

Raffaele ha detto...

"a decidere siete Voi italiani davanti alla TV"

ma secondo te Noi italiani che leggiamo il nome F.Bechis su Rai1 non ci informiamo?

questi sono i risultati dell'Italia INFAME.

Io come tanti miei amici e futuri amici siamo con due passi fuori questo marciume chiamato ITALIA

e Ti anzi Vi permettete anche di infamare paese come l'Inghlterra


POVERA ITALIA

Camelot ha detto...

Direttore, quando ha tempo, può pubblicare sul blog l'articolo sulla bocciatura di Boeri (come chief economist dell'Ocse)? Non ve n'è traccia, in Rete.
La ringrazio ;)