Conservateci Berlusconi,che per noi sono soldoni

Non ci fosse Silvio Berlusconi, dovrebbero inventarselo. Perché magari il tipo non andrà giù a loro, che dell’antiberlusconismo hanno fatto una ragione di vita. Ma sicuramente i loro cari faranno il tifo per tenere il Cavaliere più a lungo in vita. Perché grazie ai dividendi di lunghi anni passati in trincea contro Berlusconi, è sicuramente cambiata in meglio la vita dei vari Beppe Grillo, Michele Santoro, Marco Travaglio, Serena Dandini, Fabio Fazio, Vauro Senesi, Nanni Moretti, Sabina Guzzanti. A guardare la crescita del tutto anticiclica dei loro contratti, dei loro 730 e perfino dei beni dichiarati al catasto, poche professioni sono così redditizie come quella dell’antiberlusconismo in servizio permanente ed effettivo. Chissà se privo della trama principale dei suoi saggi Marco Travaglio riuscirebbe a scalare la vetta delle classifiche e dei diritti d’autore facendo felici Editori Riuniti, Chiare Lettere e Garzanti. Chissà se Michele Santoro sarebbe riuscito comunque ad approdare nella sua amata Amalfi e conquistare il buen retiro sognato da una vita, come ha fatto il 26 giugno scorso acquistando il rustico isolato (6,5 vani), con annessi due agrumeti e un vigneto da sogno. E senza mettere Berlusconi al centro della sua satira, Sabina Guzzanti ce l’avrebbe fatta a sbarcare a Favignana e conquistare lì con l’aiuto di Banca nuova la terra e le mura per godersi il meritato risposo? Sono tutti più ricchi e famosi da quando il Cavaliere è in campo. Ecco come. Beppe GRILLO- Prima o seconda Repubblica, Grillo è fra i pochi a non dovere quasi tutto al politico da lui ribattezzato “psiconano”. Ma sulla breccia anche in quel campo non si resiste decenni ai massimi livelli. Berlusconi gli è servito per evitare il declino e restare sulla breccia cambiando abito e un po’ mestiere. Non ci sono dati ufficiali recentissimi, ma la sua dichiarazione dei redditi ha sfiorato i 5 milioni di euro. Guadagna con gli spettacoli e con il blog, oltre a qualche diritto di autore. Ha fatto la fortuna di uno studio grafico, il Casaleggio e associati, che gli cura il sito Internet e che ormai fattura circa 2 milioni di euro all’anno. Grillo ha una società immobiliare, la Gestimar, amministrata dal fratello. E direttamente o indirettamente ha la proprietà di 19 fabbricati e un terreno in tutta Italia: 10 a Genova, 4 a Olbia (Porto Cervo e Golfo Aranci), 3 in provincia di Livorno, due a Rimini e uno a Valtournanche, in Valle d’Aosta. Michele SANTORO- La sua principale entrata viene dalla Rai e dal contratto che gli ha rifirmato il direttore generale, Mauro Masi: circa 700 mila euro all’anno suddivisi fra stipendio base e conduzione delle varie puntate. Anche lui ha puntato i suoi risparmi sul mattone: risulta proprietario di tre fabbricati a Roma , di uno a Salerno, città natale, e di un fabbricato e tre terreni (due agrumeti e un vigneto) ad Amalfi, acquistati appunto all’inizio dell’estate durante le pause televisive Marco TRAVAGLIO- La sua ultima dichiarazione dei redditi ufficiale risale al 2005 ed era inferiore ai 300 mila euro annui. Oggi quella cifra la fa con i diritti di autore di un solo libro. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale di una delle case editrici che lo pubblicano, Chiare Lettere, in gran parte si deve a Travaglio il monte.-diritti del 2008, circa 800 mila euro. Il suo successo spesso è diviso con altri colleghi che non sempre riescono a scalare le vette delle classifiche, come Pietro Gomez. Gestisce un blog (ma i ricavi lì sono pochini) e ora è diventato azionista del nuovo quotidiano Il Fatto. La sua partecipazione al programma di Santoro viene retribuita con un gettone da 1.700 euro a puntata per 35 puntate. Non è certo la sua attività più redditizia. Serena DANDINI- Conduttrice e autrice simbolo di Rai Tre, inventata da Angelo Guglielmi e difesa con le unghie da Paolo Ruffini, vale per la Rai 710 mila euro all’anno, un po’ più di Santoro: 300 mila come conduttrice e 410 mila come autrice. Ma se li guadagna: il compenso è legato a ben 118 puntate. I risparmi della coordinatrice della satira antiberlusconiana sono finiti anche qui nel mattone: La Dandini,dopo avere donato a figlia e marito una casa di famiglia, risulta intestataria di due fabbricati a Roma (uno acquistato da Nicola Caracciolo, fratello del compianto Carlo, editore di Repubblica e dell’Espresso) e di tre fabbricati e due terreni in provincia di Lecce, nel comune di Disio. Li ha acquistati nel 2007: imponente il rustico su cui ha fatto lavori di ampliamento (13 vani) e l’annesso ficheto. La Dandini ha anche una sua società di produzione, la Goa production, che nel 2008 ha fatturato 292.249 euro con un utile netto di 36.707 euro Sabina GUZZANTI- La figlia prediletta di Paolo Guzzanti non vive certo di quei mille euro a presenza che offre Santoro per le sue apparizioni tv spesso facendo la caricatura del cavaliere. Ma quei flash servono a Sabina per fare lievitare il fatturato della sua attività principale: spettacoli, libri, film. Anche la Guzzanti si è trasformata in imprenditrice e controlla la maggioranza assoluta del capitale della Sss produzioni srl dove la sigla sta per “secol superbo e sciocco”. Nel 2008 ha fatturato 266.840 euro con un utile di 45.114 euro. Anche per lei risparmi nel mattone: ha acquistato nell’isola di Favignana (famosa per il tonno) quattro fabbricati e quattro terreni, in parte ad uso pascolo e in parte seminativo. Nanni MORETTI- Dopo essere diventato ricco sui guai della sinistra (celebre il suo “D’Alema dì qualcosa di sinistra”), il regista ha fatto boom con il suo Caimano, il film che fa di Berlusconi una macchietta terribile. Una decina di milioni il risultato ottenuto dalle sue Sacher film e Sacher distribuzione grazie agli incassi al botteghino e ai diritti pay tv. Come tutta la squadra anti-berlusconiana investimenti sicuri nel mattone: 5 fabbricati a Roma, anche se in parte provenienti dall’asse ereditario. Fabio FAZIO- L’antiberlusconiano versione oratorio. Il più caro di tutti per la Rai, visto che il sujo contratto vale circa 2 milioni di euro all’anno. Un vero e proprio re del mercato immobiliare: ha 4 fabbricati a Milano, 5 fabbricati e 12 terreni in prov incia di Savona, fra Celle ligure e Albisola. E questo dopo avere venduto a Celle solo un anno fa una delle case di famiglia per 1,5 milioni di euro. franco.bechis@libero-news.eu

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per lo meno per Travaglio e Santoro, gli stipendi sono fissi. Sono giornalisti come te, a contratto in alcuni casi. Caro Bechis, se ti compri una casa perché scrivi per un certo editore piuttosto che per un altro, non te ne faccio una colpa. Hai uno stipendio e lo spendi. Stop. Non ha senso dire: sono antiberlusconiani quindi hanno i soldi. Di Vespa allora? Che mi dici? Scrivimi un bel pezzullo anche su quanti hanno fatto fortuna con Silvio al governo, lo leggeremo tutti volentieri.
E sui libri di Travaglio - che a me piace comunque solo relativamente - diciamo che la gente li compra ma poi vota sempre Berlusconi...non deve venedere così tante copie.
Un consiglio: inizia a scrivere libri e pamphlet anche tu, ché tanto sulla sinistra c'è sempre da dire. Le case verranno di conseguenza.
Saluti
Mauro

difendiamocidaibuffoni ha detto...

buffone, questa è gente che guadagna onestamente, sei certo di poter dire lo stesso anche di berlusconi? e poi perchè non pubblichi la lettera di lorenzo fazio, direttore editoriale di chiarelettere, che smentisce quello che dici su travaglio? buffone

Anonimo ha detto...

Invidia? ih ih ih deve essere grama la vita ..non sgancia abbastanza testad'asfalto o cosa?

Anonimo ha detto...

Non capisco perchè secondo la destra quelli di sinistra dovrebbero avere le pezze al sedere per essere coerenti!? cosa c'entra? qualcuno può spiegarmelo?