Forleo 1/. Quel che disse in tv

Questo è quanto ha detto Clementina Forleo da Michele Santoro. Davanti al Csm il gip milanese ha negato l'episodio sostenendo che si trattava di invenzioni della stampa...

Prodi campione del tirem innanz- Andreotti si sfila dalla spallata berlusconiana e lo elegge suo successore

Qualcosa in più del brodino evocato da Fausto Bertinotti. Giulio Andreotti è disposto a trasformarsi in aspirina per allungare la vita del governo di Romano Prodi. L'ultima delusione per Silvio Berlusconi è arrivata dalla rubrica delle lettere che Andreotti tiene sul quotidiano Il Tempo. Rispondendo a un lettore che lo invitava a togliersi qualche sassolino nei confronti del centrosinistra, il senatore a vita ha escluso così l'ipotesi: "Forse perché sono stato tanti anni al governo (sottosegretario, ministro, presidente), ho propensione a comprendere le difficoltà in cui i governi si trovano. Quindi, salvo ipotesi al contrasto di fondo, non mi oppongo e... lascio vivere". Simbolo stesso della politica del "tiremo innanz" che tenne in piedi il suo governo nonostante la defezione di metà squadra ministeriale all'inizio degli anni Novanta, Andreotti ha riconosciuto in Prodi il suo successore naturale...

Caso D'Alema, la Forleo pronta a inviare la richiesta al Parlamento europeo

Il Gip milanese Clementina Forleo ha preannunciato alla commissione del parlamento europeo presieduta dall'onorevole Giuseppe Gargani l'invio della richiesta di autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche sul caso Unipol che hanno come protagonista l'ex parlamentare europeo Massimo D'Alema. La richiesta è attesa per questa settimana. E giunge con un fresco ( e raro) precedente di concessione dell'autorizzazione. L'8 ottobre scorso infatti la commissione giuridica guidata da Gargani ha negato l'immunità parlamentare a un eurodeputato della Lega, Gian Paolo Gobbo accusato dal Gip di Verona di avere organizzato con altri una associazione paramilitare, quella delle cosiddette Camicie Verdi. In allegato ecco un video con qualche rapido flash raccolto fra il 2005 e il 2006 nei momenti delle scalate bancarie di cui si è poi occupata la Forleo... Buon ascolto. F.B.

Viva i rumeni e la Romania- Ecco cosa hanno detto e fatto Veltroni, Prodi e Rutelli per accogliere più rumeni in Italia. E anche Fini nel 2005...

Un ringraziamento personale a Romano Prodi, a tutto quello che ha fatto per consentire la libera circolazione dei cittadini rumeni in Europa. Sono passati 10 mesi dalla visita ufficiale di Prodi in Romania, poi ricambiata il 12 lugliuo scorso dal premier rumeno Calin Popescu Tariceanu in Italia. In mezzo l'incontro del sindaco di Roma, Walter Veltroni (giugno 2007) con il presidente della Romania, Traian Basescu. Carezze e cortesie, già contenute in un' analoga visita rumena da parte del vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli. E prima, ecco un Gianfranco Fini ministro degli Esteri nel 2005 che gonfiava il petto con il governo rumeno annunciando che l'Italia sarebbe stato il primo paese europeo a ratificare il trattato di allargamento alla Romania. Un balletto che qui posso documentare (un po' lunghi, ma istruttivi) con tutti i documenti ufficiali del governo rumeno sui singoli convenevoli. Fa un po' ridere osservare ora atti e dichiarazioni degli stessi protagonisti italiani. Aggiungo un mistero che troverete in calce a questo super-post: fino al termine del 2005 l'Italia rimandava in Romania tutti i criminali pizzicati. Poi non è più accaduto... Buona lettura. Basta cliccare

http://www.presidency.ro/pdf/date/8914_en.pdf http://www.guv.ro/engleza/presa/afis-doc.php?idpresa=7753&idrubricapresa=&idrubricaprimm=2&idtema=&tip=2&pag=1&dr=

Tor di Quinto, quei nomadi svaligiarono casa Veltroni

Sono passati cinque anni. Walter Veltroni è tornato a sposare la linea dura nei confronti dei nomadi di Tor di Quinto. Oggi lo fa da leader del nuovo Partito democratico, cinque anni fa tuonò da semplice sindaco di Roma. Oggi si reagisce alla violenza e all'aggressione nei confronti di una donna. Allora- era il 2 novembre 2002- si trattava di semplice lesa maestà: qualche nomade si era intrufolato in casa Veltroni arraffando quel che aveva trovato: medaglie commemorative e gioielli di famiglia. Ma la linea dura del sindaco di Roma fu di assai breve durata. Derubato il sabato, il mercoledì successivo Veltroni riebbe indietro tutta la refurtiva. Una polizia davvero efficace scoprì la ladra: una giovane Rom di Tor di Quinto, che nella ruolotte aveva conservato quel che aveva rubato. Così Veltroni perdonò, il campo nomadi di Tor di Quinto che da lì doveva sloggiare vi restò, e in cinque anni i suoi abitanti sono stati protagonisti di ben 758 delitti di varia natura. Anche omicidio. P.S. Grazie ad Alessandro, Siro, Mariano, Oib e a chi ha voluto darmi il benvenuto nel mondo dei blogger...

Quando Berlusconi si faceva schifo...

Questo è un frammento di una intervista telefonica che feci a Silvio Berlusconi nel 1995. Al governo c'era Lamberto Dini, alla presidenza della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e il Parlamento stava approvando la legge sulla par condicio per impedire al fondatore di Forza Italia di utilizzare come aveva fatto nelle elezioni dell'anno precedente le sue reti televisive...

Un tocco di Walter sulla lotteria

C'è già un tocco di veltronismo doc nell'attività dell'esecutivo guidato da Romano Prodi. La prova è nel decreto del ministero dell'Economia che istituisce le nuove lotterie per il 2008. Il prossimo 16 giugno la lotteria tradizionale del Gran Premio di Agnano sarà abbinata anche alla "Giornata mondiale del bambino africano" indetta dal Programma Alimentare mondiale. Una pennellata di Veltroni su un provvedimento normalmente seguito da Vincenzo Visco...