UN BAMBOCCIONE A SVILUPPO ITALIA/2- La difesa (e qualche minaccia) di chi ha assunto Visco jr

Egregio direttore, ci sono alcuni elementi, relativi agli articoli apparsi sul suo giornale e inerenti all'assunzione del dott. Gabriele Visco da parte dell'Agenzia che meritano una precisazione. E' sicuramente disdicevole che ci sia stato chi, interrogato dal suo giornalista - che faceva il proprio lavoro, quello di cercare conferme ad una notizia avuta – ha invitato il cronista a parlare con i sindacati “che di solito queste cose le sanno”. Questo è un comportamento intollerabile da parte di una società pubblica. Nei confronti di chi lo ha assunto si stanno prendendo gli opportuni provvedimenti. Quanto alla trasparenza di cui lei lamenta la carenza nella nostra Agenzia, vale la pena ricordare che sul nostro sito figura l'elenco di tutte le consulenze, comprese quelle che non sono state rinnovate, (che è facile accorgersi essere più numerose) tant'è che ritengo da quella fonte abbiate appreso alcune delle dettagliate notizie riportate nell'articolo. Nulla può esserci di segreto, e nulla infatti di segreto vi è, in una società con oltre mille dipendenti in cui, come ha avuto modo di verificare, anche i centralinisti sono edotti di posizioni e ruoli, pure apicali. Sarebbe oltremodo grave, mi permetta un commento, vista l'eredità che abbiamo ricevuto, condannare per l'ennesima volta quest'azienda a reiterare comportamenti che nulla hanno a che fare con la sua natura, i suoi obiettivi e la sua attualità. Non abbiamo scheletri negli armadi, salvo quelli che non abbiamo ancora scoperto, ma persone che lavorano nelle stanze e nei corridoi con l'etichetta nominativa ben in vista su ogni porta. Persone che finalmente si sottopongono ogni giorno al giudizio, anche impietoso, dell'opinione pubblica e della stampa. E infine un commento sul protagonista suo malgrado dei suoi articoli. Il suo curriculum, la sua esperienza professionale, il coraggio di essersi assunto l'onere di un cambiamento così radicale - e, perché no, una mole di allusioni e provocazioni - credo valgano di più del suo cognome. Almeno questa è la mia opinione, quella di un capo azienda chiamato a risanare una situazione disastrosa che ha non solo il diritto, ma soprattutto la necessità di avvalersi di un gruppo di collaboratori coeso e consolidato negli anni. Cordiali saluti Domenico Arcuri* * amministratore delegato dell' Agenzia Per l'Attrazione degli investimenti e lo Sviluppo di Impresa (già Sviluppo Italia spa) Risponde Franco Bechis. Ai lettori una premessa doverosa per comprendere la lettera di Domenico Arcuri. Gabriele Visco, ex dirigente Telecom, dopo un certo periodo di rodaggio come consulente di Sviluppo Italia (per 46 mila euro da luglio a settembre) è stato assunto dallo stesso Arcuri come dirigente. Abbiamo raccontato anche qualche difficoltà nel verificare la notizia, che oggi viene autorevolmente confermata da questa lettera. Gabriele Visco è uno dei due figli del viceministro dell'Economia Vincenzo Visco. Sviluppo Italia, per quanto ribattezzata, resta una società controllata al 100 per cento dal ministero dell'Economia, come documenta il grafico sulle partecipazioni che si può trovare sulla home page del sito Internet dello stesso ministero. Sono felice che finalmente un amministratore di una società pubblica dimostri interesse per la trasparenza. Vorrei anche credergli fino in fondo, ma ho qualche dubbio per il tono minaccioso che traspare dalla lettera quando si annuncia la caccia alla fonte che avrebbe divulgato a Italia Oggi la notizia. Scusi, se l'informazione era sacrosanta, che le importa chi l'abbia data? Ha fatto solo il suo dovere...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

si parla della nuova repubblica, cosa è cambiato. I diesseni oggi p..de.. finalmente a governo......................

Anonimo ha detto...

VERGOGNATEVI!!!!!!uomini e donne con serio bisogno di lavoro stanno a guardare i vili giochi di politici di scarssissima categoria...roba da mercato rionale....

Anonimo ha detto...

Disdicevole è che il Dottorissimo Arcuri abbia risposto al direttore Bechis...il silenzio alla sottomissione di un AD è d'obbligo....

Anonimo ha detto...

A QUESTO PUNTO VI ASSICURO CHE ERANO MEGLIO I DEMOCRISTIANI ALMENO LA DOMENICA ANDAVANO IN CHIESA A CHIEDERE PERDONO DEI LORO PECCATI E POI SE POTEVANO AIUTARE QUALCUNO LO FACEVANO.ORA IN GIRO VEDO SOLO ARRIVISTI SPIETATI CHE GIUNTI AL POTERE SI COMPRANO BELLE BARCHE A VELA E CHI SI E VISTO SI E VISTO.POI SE 7 OPERAI MUOIONO A TORINO ASSUMONO...VIBRATE PROTESTE....e CHI VI VOTA PIU!!!!!

Bechi'sblog ha detto...

Ogni figlio è u pezzo di cuore... Si può comprendere. Più fastidioso poi sentire le stesse persone fare i moralisti e scandalizzarsi dei peccati altrui...

Anonimo ha detto...

C'è chi diventa dirigente a Sviluppo Italia e c'è chi aspetta la stabilizzazione da impiegato nella stessa società da qualche anno...ma li la burocrazia si ferma...!!!!

Anonimo ha detto...

Finalmente un AD che almeno parla di società pubblica!
E che aggiunge che i dipendenti lavorano nelle stanze e nei corridoi! Cosa si fa esattamente nei corridoi?! Perchè non c'è trasparenza su tutta la struttura e su tutti i compiti dei vari dipendenti? Come mai non c'è trasparenza sui risultati? Come mai il giornalista è visto come un nemico? Che ci siano ancora troppi scheletri in quegli armadi mentre i dipendenti lavorano nei corridoi?