De Benedetti fa il travet. Via da Sankt Moritz, ora abita a Dogliani e compra casale con un mutuo

Carlo De Benedetti oltre alle società lussemburghesi e portoghesi ha rimpatriato in Italia anche se stesso e la sua signora, Silvia Cornacchia prima in Donà delle Rose poi in De Benedetti. La notizia è ufficiale, ed è contenuta in una cortese lettera della Cir inviata a Libero (vedasi box qui sotto): da qualche settimana l’Ingegnere ha infatti trasferito la sua residenza civile dalla esclusiva località svizzera di Sankt Moritz, al comunque blasonato paese di Dogliani nel cuneese: è quello che ha dato i natali all’editore Giulio Einaudi e dove hanno sede parte dei poderi Luigi Einaudi, appartenuti all’ex presidente della Repubblica italiana. A Dogliani l’ingegnere e la sua signora hanno in effetti acquistato terreno e quattro ampi casali, uno da 23,5 vani, uno da 9,5 vani, uno da 7,5 e uno da 5,5 vani. Sono stati comprati fra il 2006 e il 2007, anno dedicato alla ristrutturazione dei fabbricati, da una società personale. All’ epoca era denominata Casita società semplice ed era posseduta al 99% dall’Ingegnere e all’1 per cento dalla sua signora. Nel 2008 la società ha cambiato denominazione, diventando Cà di nostri società semplice e con un aumento che ha raddoppiato il capitale sociale, riservato al 99 per cento a Silvia Cornacchia e all’uno per cento all’Ingegnere. Così ora casali e terreno sono divisi in parti uguali fra gli sposi. Chissà, forse per segnare anche in questo modo il desiderio di tornare alla normalità, De Benedetti come un travet qualsiasi ha acceso perfino un mutuo fondiario sul maniero. Il contratto è stato firmato il 22 maggio 2008 davanti al notaio Giancarlo Reverdini Grassi di Torino con la Banca popolare di Sondrio. Il finanziamento concesso all’Ingegnere è stato di 5 milioni di euro, al tasso di interesse annuo del 5,5% (nemmeno regalato). Secondo lo schema di contratto pagherà di interessi 2,5 milioni di euro e di spese un milione di euro per un totale di 8,5 milioni di euro, somma per cui è stata iscritta ipoteca volontaria sul maniero. La durata del mutuo è di 15 anni, e quindi le rate correranno fino al 2023, quando De Benedetti avrà compiuto 89 anni. Il contratto di mutuo porta proprio la firma dell’Ingegnere, ma nella premessa si precisa che “Carlo De Benedetti, nato a Torino il 14 novembre 1934, interviene al presente atto non in proprio, ma nella sua qualità di unico amministratore e legale rappresentante della società Casita società semplice (poi trasformata in Cà de nostri, ndr) con sede in Torino” Sarà dunque la società immobiliare e non la persona fisica a garantire la banca. Con il mutuo De Benedetti ha finanziato l’acquisto non solo dei casali, ma anche del terreno circostante con tanto di vigneto che confina proprio con i poderi Luigi Einaudi e le celebri viti del Dolcetto più blasonato delle Langhe. Per altro a vendere il maniero sono stati proprio degli Einaudi: Letizia, Germano e Celestino che non risultano però discendenti diretti dell’ex presidente della Repubblica. Proprio per il vino e la presenza di casali blasonati Dogliani, paese con meno di 5 mila abitanti, ha attratto negli ultimi anni più di un vip che lì si è ritirato o ha acquistato una seconda casa per i week end. Ci passa spesso il fine settimana il critico televisivo del Corriere della Sera, Aldo Grassi. Ci vive da tempo Nicoletta Bocca, figlia di Giorgio, che anno dopo anno ha fatto incetta di vigne e poderi coltivandoli di persona. Secondo una leggenda di paese un giorno sarebbe approdata lì portata da una Lamborghini scortata da body guards in moto anche una star della moda internazionale come Naomi Campbell, ma l’affare immobiliare inseguito sarebbe sfumato in extremis. A Dogliani vive da tempo in libertà anche il fondatore delle Brigate Rosse, Renato Curcio. E’ benvoluto dagli abitanti, che la domenica lo vedono sempre a messa. Prima di prendere ufficialmente la residenza mettendo fine alle polemiche sul trasferimento in Svizzera, De Benedetti e signora erano soliti trascorrere nel maniero qualche lungo week end. L’ingegnere è stato riconosciuto qualche tempo fa mentre trattava l’acquisto di due biciclette ed è stato recentemente visto farsi il pieno alla sua Porche ultimo modello al distributore automatico.

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