Lui continua a giurare che
no, la politica non è il suo mestiere, e che non scenderà in campo. Ma ormai
c’è la prova provata della evidente bugia ripetuta come una cantilena da Luca
Cordero di Montezemolo. Perché l’ex presidente della Fiat e della Confindustria
a Montecitorio ha già pronta la sua poltrona. Lui non è ancora lì, ma la Camera
già sta pagandogli l’indennità di poltrona. A testimoniarlo è un contratto che
l’amministrazione di Montecitorio ha da poco firmato con il gruppo Montezemolo.
Poltrona Frau si è infatti assicurata in cordata con altre tre aziende del
settore la fornitura di 220 mila euro di poltrone per il terzo palazzo delle
istituzioni presieduto da Gianfranco Fini. L’azienda di Montezemolo ha infatti
vinto una gara per “acquisto di arredi e sedute” fornendo già le prime
poltroncine pregiate ai deputati nel primo quadrimestre. Luca penserà a
poltrone e divani (quelli celebri del Transatlantico dove parlottano nelle pause
onorevoli e giornalisti), i compagni di cordata penseranno alla fornitura di
altri arredi da ufficio. Insieme a Poltrona Frau ci sono infatti la Estel
Office spa della famiglia Stella, la Tecno spa del gruppo Mosconi e la Sedus
stoll che appartiene all’omonimo gruppo internazionale. Altre suppellettili per
gli uffici dei deputati saranno invece fornite (per 100 mila euro) dalla
Eurosalotto Pedrina, dalla Cassina spa e da un gruppo di piccole aziende
minori. Solo di arredi di complemento per gli uffici quest’anno la Camera ha
messo in budget una spesa al milione di euro. Non riguarderà però i famosi
uffici dei deputati sistemati ormai fuori dal palazzo principale, anche perché
sono tutti di recentissima costruzione e con arredi per lo più nuovi fiammanti.
Grazie a quella gara Montezemolo ha già avviato una rivoluzione copernicana nel
sistema politico. Un tempo si conquistava la poltrona del palazzo. Lui invece
ha conquistato il palazzo per la sua poltrona. E quando arriverà potrà sentirsi
già a casa sua.
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